
disturbi gastro intestinali
Trattare disturbi gastrointestinali funzionali con la medicina digitale
I disturbi gastrointestinali funzionali (FGID) comprendono una serie di condizioni caratterizzate da sintomi gastrointestinali in assenza di anomalie organiche o biochimiche evidenti. Questi disturbi sono spesso definiti "disordini dell'asse intestino-cervello", a evidenziare il complesso intreccio tra il sistema nervoso centrale e il tratto gastrointestinale, la cui sensibilità risulta spesso accentuata in presenza di FGID.
Diversamente, i disturbi gastrointestinali organici includono condizioni come ulcere, malattie infiammatorie croniche intestinali (IBD), tumori e altre anomalie strutturali o biochimiche. In questi casi, i sintomi possono essere attribuiti a danni concreti agli organi o a disfunzioni fisiologiche, diagnosticabili tramite esami specifici, come l’endoscopia o l’imaging medico.
Classificazione dei disturbi funzionali del tratto gastrointestinale
I disturbi funzionali gastrointestinali (FGID) sono classificabili in diverse categorie a seconda della parte del tratto gastrointestinale interessata e dei sintomi manifestati:
- Disturbi esofagei: comprendono condizioni come il dolore toracico funzionale e il bruciore di stomaco.
- Disturbi gastroduodenali: includono la dispepsia funzionale e i disturbi da eruttazione.
- Sindrome dell'intestino irritabile (IBS): caratterizzata da dolore addominale accompagnato da variazioni delle abitudini intestinali, come diarrea o stitichezza.
- Disturbi intestinali funzionali: comprendono problemi come la costipazione funzionale e il gonfiore addominale.
- Disturbi anorettali: includono condizioni come l'incontinenza fecale e il dolore anorettale.
Questi disturbi sono piuttosto diffusi, con una prevalenza che varia notevolmente in base all’età e alla tipologia di sintomi presentati. Secondo i dati epidemiologici più recenti, almeno un disturbo funzionale gastrointestinale è riscontrabile in circa il 40,3% degli adulti quando rilevato tramite indagini online, mentre la prevalenza scende al 20,7% nei sondaggi condotti in presenza.
Le ricerche indicano inoltre che le FGID sono più comuni tra le donne rispetto agli uomini. Anche a livello geografico si notano delle differenze: i paesi in via di sviluppo registrano, per esempio, una prevalenza più elevata di dispepsia funzionale rispetto alle nazioni sviluppate.
Le strategie terapeutiche negli ultimi anni hanno dato spazio a soluzioni multimodali che riconoscono la complessità eziologica delle patologie e quindi, oltre all’uso di antispastici, antidepressivi a basso dosaggio e probiotici per gestire i sintomi, includono sempre più spesso prescrizioni dietetiche come l'eliminazione di alimenti trigger (ad esempio, glutine o lattosio), l'adozione di diete specifiche e di terapie psicologiche basate sull’approccio cognitivo-comportamentale (CBT).
Proprio l’evidenza di fattori determinanti come abitudini dietetiche, stili di vita e fattori legati psicologici e una comprovata efficacia della CBT hanno stimolato l’evoluzione di diverse soluzioni di digital medicine applicabili ai disturbi gastrointestinali funzionali.
La digital medicine per i disturbi gastrointestinali funzionali
Oggi sono disponibili numerose applicazioni mobili che supportano i pazienti nel monitoraggio dei sintomi e forniscono accesso a documentazione completa sulla patologia e sui trattamenti disponibili. Alcune di queste app propongono persino programmi di terapia cognitivo-comportamentale (CBT) a distanza.
Alcune soluzioni sono già state approvate dalla FDA per il trattamento della sindrome dell’intestino irritabile (IBS). Tra queste:
- Regulora®: un’app che utilizza sessioni di ipnosi mirate a rilassare i muscoli coinvolti negli spasmi intestinali, riducendo i sintomi dolorosi e migliorando le funzioni intestinali.
- Parallel™: basata su sessioni di CBT, è stata approvata dalla FDA nel 2020 dopo uno studio ampio e randomizzato che ha dimostrato la sua maggiore efficacia rispetto ai trattamenti tradizionali, con risultati di beneficio duraturi fino a un anno.
Inoltre, altre soluzioni sono attualmente oggetto di rigorosi studi clinici, come Zemedy®, che offre moduli di supporto psicologico, tecniche di rilassamento e esercizi fisici con un approccio CBT. Gli utenti interagiscono con una chatbot che fornisce informazioni, incoraggia piani personalizzati, esercizi domestici e attività fisiche. L’app offre riscontri individualizzati e forma gli utenti su competenze specifiche per migliorare la gestione dei sintomi.
Queste piattaforme rendono la terapia cognitivo-comportamentale più accessibile rispetto alla tradizionale terapia in presenza, riducendo le barriere logistiche e sociali e abbattendo i costi economici.
Oltre alle app mobili, la FDA ha approvato anche piattaforme di telemedicina dedicate, come Mahana® IBS, un programma web-based su prescrizione medica che prevede dieci sessioni di CBT specificamente progettate per alleviare i sintomi dell’IBS.
Dispositivi indossabili e soluzioni digitali per i disturbi gastrointestinali funzionali
Alcuni dispositivi indossabili specifici per il monitoraggio dei disturbi gastrointestinali funzionali (FGID) sono ancora in fase di studio. Tra questi, un esempio è AbStats®, sviluppato grazie al contributo del team scientifico della International Foundation for Gastrointestinal Disorders. Questo dispositivo, autorizzato dalla FDA per l’uso ospedaliero, offre una registrazione non invasiva e in tempo reale dell'attività dell'apparato digerente. AbStats® utilizza un microfono a basso profilo che si applica sulla parete addominale per monitorare la frequenza delle contrazioni intestinali, un parametro noto come "tasso intestinale". Sebbene siano necessari ulteriori studi, questo dispositivo potrebbe rivelarsi utile per monitorare le risposte individuali alla dieta, ai farmaci e ai trattamenti alimentari nei pazienti con FGID.
Le soluzioni digitali rappresentano un valido supporto per la gestione di disturbi funzionali spesso caratterizzati da una forte variabilità dei sintomi e difficoltà nell’individuazione delle cause scatenanti. Gli strumenti digitali consentono di offrire numerosi vantaggi, tra cui:
- Monitoraggio Continuo e Personalizzato: le applicazioni per smartphone e i dispositivi indossabili consentono ai pazienti di registrare giornalmente sintomi, abitudini alimentari, livelli di stress e risposte ai farmaci. Questi dati aiutano a identificare schemi specifici per ciascun paziente, facilitando la comprensione dei fattori scatenanti dei sintomi.
- Supporto Psicologico e Terapie Comportamentali a Distanza: le app che offrono supporto psicologico e terapie comportamentali consentono ai pazienti di accedere a trattamenti con maggiore frequenza e autonomia rispetto alle sedute tradizionali, garantendo benefici tangibili nel controllo dei sintomi.
- Educazione ed Empowerment del Paziente: molte di queste applicazioni includono materiali educativi che aiutano i pazienti a comprendere meglio la propria condizione, migliorando l’aderenza alle indicazioni terapeutiche e il controllo sui fattori trigger.
Un esempio italiano
La gestione dell’alimentazione riveste un ruolo fondamentale per i pazienti con sindrome dell’intestino irritabile (IBS). Le applicazioni per il controllo della dieta, basate su evidenze scientifiche, possono aiutare i pazienti a monitorare i pasti, registrare i sintomi e identificare gli alimenti che possono scatenare disturbi. Questo supporto permette di creare piani alimentari personalizzati per alleviare i sintomi dell’IBS.
Un esempio è l’app Che Mangio, sviluppata da paginemediche, una piattaforma digitale che offre diversi strumenti utili per il paziente:
- Questionario sulle abitudini alimentari: l’app consente di rispondere a domande su abitudini alimentari, eventuali intolleranze e patologie, aiutando a identificare specifiche esigenze nutrizionali.
- Ricette personalizzate: fornisce una selezione di ricette adattate alle esigenze del paziente, verificando quali alimenti risultano più compatibili con la condizione specifica.
- Consultazioni con un nutrizionista: offre la possibilità di video-consulti con un nutrizionista per valutare e personalizzare ulteriormente il piano alimentare.
Le promesse della medicina digitale nella gestione dei disturbi gastrointestinali funzionali
La medicina digitale offre prospettive promettenti per la gestione dei disturbi gastrointestinali funzionali. La raccolta di dati personalizzati permette ai professionisti sanitari di sviluppare approcci sempre più mirati e su misura per ciascun paziente. Inoltre, la tecnologia rende possibile un approccio olistico integrato, riunendo in un unico strumento piani dietetici, sessioni di rilassamento, CBT e altri trattamenti. Questa "cura integrata" semplifica la gestione delle terapie multimodali e contribuisce a migliorare l’efficacia complessiva dei trattamenti, offrendo un supporto completo e personalizzato per i pazienti.
RIFERIMENTI
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