Nell’intervista de Le Fonti Tv l’Amministratore Delegato di Polifarma S.p.A., Andrea Bracci, parla di una tematica fondamentale del panorama sanitario italiano che ha aperto tante finestre di riflessione sul fronte del digitale.
Negli ultimi tre anni sono stati pubblicati più di 150 articoli scientifici sulla Medicina Digitale e le Terapie Digitali (Digital Therapeutics): solo nel 2020 ne sono stati pubblicati 80. Si parla di un mercato globale in forte espansione: 1,7 miliardi di dollari investiti nel 2019, con un potenziale di crescita enorme. Si stima infatti una crescita di investimento pari a 9 miliardi di dollari entro il 2028.
Le Terapie Digitali sono interventi terapeutici guidati da programmi software per migliorare la vita del paziente e curarne le patologie. Nella pratica, il principio attivo di un farmaco viene sostituito con un algoritmo. Questa tipologia di terapie deve essere sempre certificata, approvata dal regolatorio e clinicamente testata. Di base, le Terapie Digitali possono trattare un ampio spettro di condizioni dei pazienti in modalità indipendente o in associazione ad un farmaco, con lo scopo di potenziarne l’effetto. Ad oggi ce ne sono pochissime approvate (alcune in Francia, Germania e America). In Italia ancora no, la sfida sarà proprio questa: portare nel nostro Paese queste nuove terapie.
Altro strumento molto diffuso in Italia - e non - sono i Digital Supports, creati per monitorare l’aderenza alla terapia da parte del paziente.
Il paziente, insieme al medico, è un altro attore chiave in questo nuovo contesto sanitario. Si parla di paziente esperto, ovvero di un paziente che, grazie alla formazione e ad un’approfondita conoscenza degli strumenti digitali a disposizione, costruirà il futuro della salute insieme agli altri attori coinvolti (medici, farmacisti…).
Polifarma sta sviluppando dei digital support sulla base dei bisogni effettivi del paziente che viene coinvolto in prima linea; sarà infatti il paziente stesso a gestire l’applicazione e a interagire attivamente con lo strumento digitale.
Un altro importante aspetto da non sottovalutare è la formazione del medico rispetto all’utilizzo di questa tipologia di strumenti. Costruire un percorso di crescita della classe medica per utilizzo di queste tecnologie porterà non solo grandi soluzioni a livello terapeutico, ma anche alla riduzione dei costi di ospedalizzazione, al controllo del paziente a distanza e a una crescita indiretta del Paese.
Anche il farmacista avrà un ruolo importantissimo nella trasformazione del SSN. Nel 2020 si sono perse mediamente più del 55% delle visite del 2019. Avendo spesso difficoltà a interagire con i medici, i pazienti si sono rivolti ai farmacisti per ricevere un primo soccorso, quindi molte di queste visite sono finite in farmacia. Per questo motivo il ruolo del farmacista sarà sempre più determinante ed è necessario sviluppare un programma di formazione adatto alle loro esigenze.Ovviamente il 2020 è stato un anno di accelerazione enorme per l’applicazione degli strumenti digitali nell’ambito medico sanitario: si può certamente affermare che l’uso delle tecnologie ha cambiato la modalità di interazione tra tutti gli attori del mondo della salute.”
Polifarma sta lavorando sulla digitalizzazione da tempo. È stato creato un ecosistema digitale, gli strumenti della field force sono stati digitalizzati, sono stati attivati percorsi di formazione per medici e farmacisti e molta cura è stata riservata all’innovazione tecnologica e al processo di change management culturale che ha accompagnato tutti i dipendenti nel percorso di digital transformation. Questo perché l’evoluzione digitale è inevitabile e inarrestabile: bisogna solo saperne cogliere le potenzialità e adattarle in maniera efficace alla propria organizzazione.