La telemedicina, benché non sia una novità, si trova ancora in una fase embrionale della sua applicazione. Questo articolo esplora le sue origini, le varie forme che ha assunto nel corso del tempo e le prospettive entusiasmanti nel campo dell'oftalmologia.
Per comprendere appieno la telemedicina, è fondamentale partire dalla sua definizione. Il termine, coniato dallo statunitense Thomas Bird negli anni '70, si riferisce alla pratica medica che non richiede il consueto incontro fisico tra medico e paziente, ma si avvale di sistemi di comunicazione interattivi e multimediali. Le onde radio, scoperte nel 1909 e celebrate con il Nobel per la fisica assegnato a Guglielmo Marconi, hanno aperto le porte alla comunicazione senza fili su scala globale, rendendo possibile la telemedicina. Tuttavia, è stato l'avvento di Internet a dare impulso a questa pratica, rendendola accessibile su scala mondiale.
La telemedicina, secondo la Commissione Europea, integra il monitoraggio e la gestione dei pazienti, insieme all'educazione dei pazienti e del personale, attraverso sistemi che consentono un accesso rapido alla consulenza di esperti e alle informazioni del paziente, indipendentemente dalla loro posizione geografica. L'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) definisce la telemedicina come la fornitura di servizi sanitari in situazioni in cui la distanza è un fattore critico, impiegando le tecnologie dell'informazione e della comunicazione per scambiare informazioni utili nella diagnosi, trattamento, prevenzione, ricerca e valutazione continua del personale.
Nella telemedicina, il paziente diventa protagonista del proprio percorso di cura, interagendo attivamente da remoto con il personale medico. Questo richiede una formazione digitale adeguata sia per i fornitori di cure, sia per i pazienti stessi. Le moderne tecnologie digitali consentono una vasta gamma di servizi di telemedicina, tra cui televisite, teleconsulto, teleassistenza e teleanalisi.
L'oftalmologia rappresenta uno dei campi della medicina che può trarre maggior beneficio dall'applicazione della telemedicina. Con oltre 2 miliardi di persone nel mondo che soffrono di disturbi visivi, si presenta come un'evoluzione necessaria per garantire un accesso più ampio e efficace alle cure specialistiche degli occhi. La telemedicina apre infatti nuove prospettive nella fornitura di cure mediche, offrendo un accesso più ampio e efficiente alla diagnosi e alle cure per un numero sempre crescente di pazienti. Tuttavia, la loro diffusione un'adeguata educazione digitale e una copertura informatica capillare.