L’Organizzazione Mondiale della Sanità individua le cinque tecnologie in grado di rimodellare la salute globale analizzando più di cento innovazioni applicabili in ambito sanitario
Fra i Top5 compare la diagnostica remota rapida attraverso telefoni cellulari, orologi e altri dispositivi indossabili/impiantabili in grado di fornire dati in real world e real time per supportare la prevenzione e l’empowerment dei pazienti, la promozione della salute individuale, le campagne di salute pubblica e ottimizzare l'economia sanitaria.
L’OMS ha recentemente divulgato uno studio “Emerging technologies and scientific innovations: a global public health perspective” elaborato dalla divisione Global Health Foresight che mappa le tecnologie emergenti e ne analizza i possibili impatti sui sistemi sanitari e le soluzioni cliniche¹.
L’esercizio ha lo scopo di identificare le aree che meritano attenzione e potrebbero essere sfruttate per anticipare i bisogni di salute e catalizzare un accesso equo all’innovazione in questo campo.
Il documento non fornisce necessariamente un elenco definitivo o esaustivo delle tecnologie emergenti, ma intende fungere da punto di partenza per ottimizzare i benefici, identificare i fattori abilitanti critici, e mitigare i rischi associati ad alcune delle più promettenti innovazioni tecnologiche e scientifiche.
Il metodo utilizzato è una combinazione di tecniche applicate agli studi di scenario che partendo da una analisi desk della letteratura esistente e una “call for idea”, si è poi sviluppato attraverso tavoli di discussione fra esperti con il metodo Delphi per arrivare ad un consenso su classificazione, impatto e sviluppo temporale.
Le oltre cento innovazioni identificate nel primo round Delphi sono state organizzate in otto gruppi:
Le cinque più promettenti sono state identificate nelle aree della diagnostica innovative (IG1) e nelle tecnologie di sviluppo e formulazione farmaceutica (IG2):
L'analisi delle varie tecnologie condotta nel dettaglio si sforza di definirne l’importanza sulla salute pubblica e circoscriverne l’arco temporale.
Le mappe riguardanti l’area IoT, telemedicina, realtà virtuale e dei dispositivi indossabili identificate nel gruppo 7 sono particolarmente interessanti.
L’effetto più rilevante definito dall’incrocio di potenziale impatto e possibilità di adozione (Figura 1) viene attribuito a quattro soluzioni basate sull’intelligenza artificiale evidenziabili in un arco di tempo di 5-10 anni:
L’utilizzo dei big data in sanità per creare algoritmi ad hoc, che è al primo posto, rappresenta la base della medicina di iniziativa attraverso cui i sistemi sanitari potrebbero procedere su un modello proattivo di sanità pubblica. Una strada su cui, almeno in Italia, si è aperto recentemente un dibattito riguardo la privacy e le basi giuridiche su cui poggia². Come vedremo, i fattori regolatori sono fra gli elementi abilitanti più critici, specie in area big data e intelligenza artificiale.
Sorprendentemente quasi tutte le soluzioni identificate in questo gruppo potrebbero essere realtà nel mondo della salute entro i prossimi dieci anni (Figura 2).
L’impatto dipenderà dalla disponibilità e creazione di diversi fattori abilitanti.
Gli scenari prefigurati in termini di impatto e adozione di tutte le tecnologie considerate non potranno prescindere dalla presenza di alcuni abilitatori in grado di facilitare, accelerare, espandere e ottimizzare l'uso delle innovazioni a beneficio di tutti.
Questi attivatori sono stati raggruppati in quattro macrocategorie:
Gli elementi attorno a cui è stato raggiunto il consenso più ampio oltre agli ovvi vincoli strutturali e tecnologici come cloud, disponibilità di big-data sanitari o standard di interoperabilità, riguardano le competenze necessarie per trarre vantaggio dalle tecnologie in ambito sanitario che ha raccolto spesso unanimità di consensi (Figura 3).
Egualmente i partecipanti hanno assegnato percentuali di importanza molto alte (88-84%) a diversi attivatori legali/regolatori e politici come un quadro regolatorio solido, linee guida etiche ampiamente condivise e chiari elementi di data privacy, proprio come evidenziato riguardo l’attivazione dei progetti di medicina di iniziativa nelle regioni italiane più avanzate in ambito real data sanitari.
L’adozione della innovazione, come dimostrato in tempi recenti in tema vaccini, è tuttavia indissolubilmente legata ad approcci culturali basati sulla fiducia nella scienza, che si può creare solo attraverso una comunicazione e divulgazione scientifica ben costruita capace di creare una autentica educazione alla salute e un ingaggio attivo dei cittadini pazienti sui temi sanitari.
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