La HMO israeliana Maccabi ha recentemente inaugurato un'importante collaborazione con K Health: la società nota per aver sviluppato un sistema capace di emettere diagnosi statistiche che possono indicare la probabile causa del disturbo del paziente, in base a domande simili presentate in passato da altri utenti. Polifarma vi racconta la rivoluzione in corso nel settore della medicina digitale all'interno della StartUp Nation.
L'assistenza sanitaria globale pare conoscere due sole epoche: quella che precede la pandemia e quella che succede la pandemia. Sotto certi aspetti, possiamo concludere che il Covid-19 abbia ridefinito, se non rivoluzionato, quella che è l'assistenza sanitaria intesa come la intendiamo noi oggi. Molti di quei servizi che risultano a molti ormai scontati, come il software di appuntamenti medici virtuali, gli sforzi della vaccinazione di massa e la raccolta di massicce quantità di dati sanitari ancora non esistevano prima dell'inizio della pandemia. Tuttavia, le sfide lanciate al sistema sanitario dal virus, sono state alleggerite da soluzioni di qualità provenienti da un settore sanitario in continua innovazione.
Continuando il viaggio intrapreso da Polifarma alla scoperta del fenomeno blu e bianco, scopriamo che, a differenza di altri luoghi nei quali c'è voluto del tempo affinché l'uso della tecnologia entrasse in gioco, in Israele esisteva già una solida base e un ecosistema sanitario in atto tale che le ha permesso di confermarsi all'avanguardia anche nella lotta globale contro il Covid-19. Per svariati mesi, infatti, il mondo ha seguito le notizie provenienti dalla StartUp Nation nell'intento di identificare le tendenze attraverso i meccanismi di monitoraggio della nazione, che riflettevano le sfide che il mondo avrebbe presto affrontato.
I dati raccolti dal lancio del vaccino in Israele, il terzo richiamo e persino la somministrazione del quarto richiamo ancora in corso, hanno ricoperto e ricoprono tutt'ora un ruolo importante nelle modalità in cui molte nazioni hanno impiegato le loro risorse sanitarie.
Tuttavia, nulla di tutto ciò sarebbe stato possibile senza la struttura sanitaria esistente in Israele, già costituita sul modello delle HMO. Le principali del Paese sono: Maccabi, Meuhedet, Leumit e Clalit; ognuna delle quali ha i propri istituti di ricerca che pubblicano ricerche innovative nel settore.
Per esempio, nell'ottobre dello scorso anno, l'istituto di ricerca di Clalit ha pubblicato uno dei primi studi su larga scala sull'efficacia di una terza dose di vaccino. La grande rivoluzione, tuttavia, è stata compiuta dalla HMO Maccabi, tramite la sua collaborazione con la società israeliana K Health¹.
Di cosa si tratta? Semplice. K Health è una piattaforma di salute digitale fondata nel 2016 dagli imprenditori israeliani Ran Shaul e Allon Bloch, nonché dal noto fondatore di Taboola Adam Singolda, che impiega 350 dipendenti, 200 dei quali medici specializzati, e gode della collaborazione con Maccabi poiché questa le ha fornito un database anonimo di 2,2 milioni di visite mediche effettuate dal fondo sanitario negli ultimi 25 anni. K Health, infatti, non fornisce diagnosi mediche, ma emette diagnosi statistiche che possono indicare le probabili cause di un disturbo in base a domande simili presentate in passato da altri utenti.
L'azienda, dunque, ha sviluppato una tecnologia basata sull'intelligenza artificiale che permette agli utenti di ottenere un primo parere medico: il più accurato possibile a distanza. La tecnologia si basa sul medesimo principio, ovvero attingendo a diagnosi ricevute da pazienti con caratteristiche simili in passato. Poi, una volta ricevuta la diagnosi, il paziente può consultare un medico specializzato.
Stiamo cambiando l'equazione dell'accesso alla medicina di alta qualità. Il nostro sistema permette infatti l'incontro con i migliori medici ad un costo inferiore e senza lunghe attese"
Allon Bloch, cofondatore e CEO di K Health
Dopo aver collaborato lo scorso anno con il distretto scolastico di Baltimora per portare l'accesso all'app di telemedicina a oltre 80.000 studenti e famiglie, l'azienda israeliana è riuscita a far breccia negli Stati Uniti. Quest'anno, inoltre, K Health ha collaborato con l'attrice di fama mondiale Gal Gadot e il produttore Jaron Varsano per aiutare milioni di persone in tutti gli Stati Uniti ad accedere alla telemedicina a prezzi accessibili e ad informazioni sanitarie accurate e gratuite. "Ci piace molto il modo in cui la tecnologia permette alle persone di confrontare istantaneamente i loro sintomi con milioni di altri pazienti e di messaggiare con un medico per un trattamento veloce ed efficace", ha spiegato Gadot. Ad oggi, K Health è valutata 1,5 miliardi di dollari.