A seguito dell’avvento del digitale e dello scoppio della pandemia da Covid-19, i bisogni di salute dei cittadini a livello globale sono mutati. Il ruolo della digitalizzazione sta acquisendo un peso sempre maggiore all’interno del contesto sanitario: le recenti soluzioni digitali stanno rivoluzionando la pratica clinica in tutte le fasi della fornitura di servizi sanitari, dallo sviluppo di nuovi farmaci e dispositivi medici al loro utilizzo da parte di pazienti e consumatori. Gli strumenti digitali stanno diventando infatti indispensabili per garantire immediatezza, facilità d’uso, sicurezza ed efficacia nella prevenzione, nella diagnosi e nel monitoraggio delle malattie.
In questo contesto diventa fondamentale prevedere dei percorsi di formazione che possano far crescere le competenze degli operatori sanitari in modo da rispondere ai needs emergenti, fornire servizi sempre più efficienti e seguire in maniera attiva, e non passiva, l’evoluzione digitale e tecnologica.
Nel corso del tempo le farmacie si sono adattate alle scoperte scientifiche e alle innovazioni che hanno investito le società e il comparto salute. Da sempre i farmacisti utilizzano gli strumenti messi a disposizione dalle nuove tecnologie per migliorare l’assistenza farmaceutica e facilitare l’accesso a prodotti e servizi efficaci e sicuri. Ad oggi ci troviamo nella cosiddetta Era Digitale che sta cambiando il volto della società in ogni ambito e comparto.
La farmacia in particolare, soprattutto a seguito dello scoppio della pandemia di Covid-19, si è dovuta velocemente adattare a un sistema di assistenza e consulenza a distanza dei pazienti per ridurre il contatto ravvicinato e al tempo stesso mantenere, anche se in misura più limitata, il servizio face-to-face per le persone impossibilitate ad utilizzare i sistemi digitali.
In tempi record abbiamo assistito alla nascita di tecnologie sviluppate per garantire l’home delivery e la tele-farmacia. Gli attori appartenenti al settore tecnologico sono infatti entrati nel settore salute, creando un ponte diretto con i farmacisti che hanno ormai la libertà di operare 24 ore su 24 7 giorni su 7 controllando le prescrizioni e la distribuzione di farmaci e servizi direttamente a casa. A questo si aggiunge anche la collezione di un importante numero di dati raccolti a seguito dell’utilizzo dei sistemi digitali da parte dei pazienti.
l’International Pharmaceutical Federation (FIP) ha diffuso da poco tempo un documento che riassume le policy che i farmacisti dovrebbero rispettare per affrontare l’evoluzione digitale in maniera proattiva e consapevole, ridurre le disuguaglianze nell’assistenza sanitaria e monitorare la salute dei pazienti.
Riconoscere i farmacisti quali attori principali del cambiamento in atto in grado di aiutare nello sviluppo di strumenti digitali per la salute
In questo contesto, la FIP si impegna a: promuovere l’adozione di standard digitali comuni per facilitare la diffusione di soluzioni di e-health, sviluppare strategie internazionali per promuovere l’importanza della tecnologia digitale centrata sui pazienti e creare occasioni di collaborazione con i paesi che hanno implementato con successo tecnologie digitali in grado di portare benefici comprovati, sostenere corsi di formazione per l’alfabetizzazione dei farmacisti sulla salute digitale, riconoscere i farmacisti quali attori principali del cambiamento in atto in grado di aiutare nello sviluppo di strumenti digitali per la salute più adatti alle esigenze cliniche dei pazienti e tutelare la privacy dei loro dati.
In parallelo i farmacisti si impegnano a: sostenere le terminologie comuni globalmente accettate in ambito della salute digitale, testare e valutare il valore delle tecnologie digitali sollecitando i pazienti a fare lo stesso, incorporare le tecnologie digitali nella pratica quotidiana dopo essersi accertati della loro conformità in termini regolatori, assicurarsi che i dati raccolti siano mantenuti e conservati nel rispetto della privacy dei pazienti, favorire la crescita del personale della farmacia in termini di conoscenze e competenze digitali con uno sguardo verso il futuro, favorire l’alfabetizzazione digitale dei pazienti combattendo la disinformazione e collaborare con gli altri attori della sanità per valutare e implementare tecnologie digitali efficaci ed efficienti.
Tutto questo in considerazione del fatto che “…una farmacia tecnologicamente sviluppata può fornire un valore universale, più sicuro, più accessibile, tempestivo e garantire una migliore assistenza sanitaria attraverso un modello di salute più compassionevole, personalizzato e gratificante per le comunità” (fonte2).