Il secondo pilastro della strategia digitale di Apple in ambito sanitario descritto nel report pubblicato a luglio¹, riguarda l’impegno verso la ricerca, le ambizioni di collaborazione con la comunità scientifica e i relativi progetti, che vengono documentati dettagliatamente e con un gran numero di esempi.
L’azienda sottolinea di aver coinvolto da sempre gli scienziati nella fase di disegno delle funzionalità relative alla salute, e racconta di come, nel tempo, questa collaborazione si sia trasformata nell’ambizione di progettare in quattro ambiti distinti.
I dispositivi Apple (AppleWatch e IPhone) grazie alla loro diffusione e alle funzionalità sviluppate, permettono oggi agli scienziati di accedere a un numero considerevole di informazioni sulla salute attraverso il coinvolgimento e il consenso di decine di migliaia di utenti. Il processo avviato fornisce basi dati preziosissime sia per studi in Real World sia nel contesto di veri e propri studi clinici.
L'iniziativa ‘Investigator Support Program’² offre ai ricercatori l'opportunità di ricevere Apple Watch da utilizzare durante i trial clinici per monitorare i pazienti e il report elenca anche numerosi studi osservazionali che esplorano varie aree.
Le risorse digitali infatti consentono di superare i problemi di reclutamento dei pazienti laddove è complesso individuare candidati idonei, ma sono di aiuto anche quando è indispensabile coinvolgere un gran numero di persone in progetti di tipo longitudinale (molto estesi nel tempo).
In tutto ciò viene in aiuto ResearchKit³, una piattaforma open source per sviluppare app che semplificano la conduzione di studi scientifici e la ricerca di pazienti disposti a partecipare, come quello già concluso sulla fibrillazione o quelli in corso sulla depressione post-parto, o ancora sull’esposizione al rumore quotidiano per valutare il rischio di perdita dell’udito. Un problema che, secondo le stime dell’OMS pubblicate lo scorso anno⁴, entro il 2050 colpirà circa 2,5 miliardi di persone (in pratica 1 su 4) mentre già oggi il 5% della popolazione, 430 milioni di cui 34 milioni bambini, ha bisogno di cure a causa di problemi di udito.
Le evidenze preliminari sono preoccupanti: Il 25% dei partecipanti sperimenta un'esposizione media giornaliera al suono ambientale superiore al limite raccomandato dall'Organizzazione Mondiale della Sanità.
La maggior parte dei pazienti incontra il proprio medico solo alcune volte all’anno (la media OECD è di sette visite), per pochi minuti (meno di venti) in un contesto molto diverso dalla quotidianità. L’anamnesi e la raccolta delle informazioni necessarie a una diagnosi e/o alla valutazione di possibili rischi è una sfida per entrambi.
Malgrado non tutte le funzionalità di Apple abbiano una vera valenza clinica (solo alcune sono certificate FDA) per i pazienti è sicuramente di aiuto far riferimento agli indicatori raccolti dal proprio smartphone, a partire dal numero di passi come indicatore della quantità quotidiana di moto, per arrivare alle segnalazioni di irregolarità nel ritmo cardiaco che potrebbero meritare approfondimenti.
Molte applicazioni di terze parti che usano ‘componenti’ che Apple ha reso disponibili agli sviluppatori, inoltre, abilitano servizi di telemonitoraggio e telemedicina che migliorano le cure dei pazienti cronici.
Molte assicurazioni ed enti privati, particolarmente nel mondo anglosassone, caratterizzato da una maggiore tendenza alla responsabilizzazione dell’individuo relativamente al proprio benessere, hanno incluso le soluzioni Apple nei loro programmi di benessere, spesso offrendo incentivi economici agli utenti disponibili a tenere attivamente monitorati comportamenti più sani. Secondo Apple attualmente ci sarebbero 55 programmi attivi in 17 Paesi con oltre un milione di utenti.
Per esempio, AIA Australis offre a chi partecipa al programma AIA Vitality, la possibilità di ottenere un Apple Watch. Se le persone raggiungessero gli obiettivi di attività fisica, i pagamenti per il loro nuovo orologio si ridurrebbero fino a rendere gratuito il dispositivo indossabile
Il report fa menzione anche delle numerose iniziative di corporate social responsibility finalizzate a sostenere programmi di pubblica utilità durante la pandemia.
Gli sforzi sono stati focalizzati sia su donazioni in merci e denaro, sia su iniziative per adattare la tecnologia proprietaria, e fornire agli utenti servizi per salvaguardare la propria salute. Apple ha collaborato con governi e importanti aziende tecnologiche per creare soluzioni su una vasta gamma di funzionalità e programmi, tra cui le API di notifica dell'esposizione al contagio, il sistema di notifica dell'esposizione, uno strumento di screening COVID-19, i rapporti sulle tendenze della mobilità, l'app 1-Check COVID dell'Università del Nebraska Medical Center, le cartelle cliniche verificabili e le carte di vaccinazione in Apple Wallet.
Per contrastare le fake news in ambito medico, inoltre, durante la pandemia di COVID-19 i servizi - Apple Podcasts, Apple News, App Store, Apple Maps (con posizioni di vaccino e test) e Siri sono stati modificati in modo da garantire un facile accesso a informazioni affidabili sull'epidemia, sui luoghi di vaccinazione e sui siti di screening.
Il documento, destinato a sintetizzare gli obiettivi raggiunti dalle tecnologie Apple in area digital health, si conclude con un impressionante raccolta di documenti sui progetti riguardanti tutte le aree citate a beneficio della salute dei singoli e in supporto alla ricerca e alle comunità.
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