Che cosa significa essere un'azienda farmaceutica moderna? I rapidi cambiamenti nella società e i progressi nella scienza e nella medicina implicano che l'industria farmaceutica abbia oggi diversi ruoli importanti che non sarebbero stati evidenti fino a 10-15 anni fa. Per fornire medicine di valore, l'azienda farmaceutica moderna deve soddisfare le necessità dei pazienti di farmaci migliori, tenendo conto delle realtà economica dell'assistenza sanitaria. Deve sfruttare i progressi scientifici, in particolare nella genetica e nella tecnologia dell'informazione, e lavorare in collaborazione con ricercatori, erogatori di servizi sanitari e governi.[1]
di Richard Sykes, 1998
Questa risposta - pubblicata dal British Medical Journal oltre 20 anni fa – risente certamente del contesto scientifico, regolatorio ed economico del tempo. Diversamente, la domanda “Cosa significa essere un'azienda farmaceutica moderna?” è senza tempo e senza confini. In questo contesto, “moderna” indica “chi o quanto può essere considerato come protagonista o segno della attuale vicenda umana”[2] .
Polifarma S.p.A., un’azienda farmaceutica italiana fondata nel 1919, si presenta sin dal primo giorno come partner affidabile di operatori sanitari e pazienti grazie a competenze specialistiche e ad un’intensa ricerca di soluzioni innovative, efficaci e di qualità. Ad oggi l’azienda, sempre in continua evoluzione, interpreta il presente e guarda al futuro verso le prossime mete, definendo in termini operativi la strada da percorrere per continuare ad essere protagonista del mondo farmaceutico.
L’obiettivo da perseguire rimane immutato nel tempo: fornire risposte sostenibili ai bisogni di salute del paziente. Bisogni che cambiano ed evolvono nel corso dei secoli, talora risolti, non raramente causati dal progresso umano. Questo percorso ha solo mete parziali e non finali. Pertanto la dimensione temporale del percorso sarà delimitata ai prossimi 5 anni. Si tratta tuttavia dei 5 anni che portano il nostro paese al 2026, periodo fondamentale con pochi precedenti nella nostra storia recente, il periodo della ripresa e della resilienza.
Quali sono le modalità attraverso le quali un’impresa operante nel settore della salute umana (Health Company) dovrebbe operare per rispondere ai bisogni di salute del paziente negli anni ’20 post Covid?
L’azienda farmaceutica moderna del 1998 doveva “soddisfare le necessità dei pazienti di farmaci migliori”, quella degli anni ’20 post Covid deve soddisfarle insieme ai pazienti, non più solo destinatari delle tecnologie, ma attori primari della discussione e del loro sviluppo. Ciò richiede la disponibilità ad ascoltare in modo sistematico, secondo modalità differenziate, le persone con la malattia di interesse e quando possibile, favorire la loro comprensione dei processi aziendali, in particolare di ricerca. Ciò è di particolare rilevanza per le tecnologie digitali per la salute, che il paziente utilizza “tenendole nelle proprie mani” e con le quali interagisce. I pazienti esperti siedono nell’Advisory Board dell’impresa e partecipano – a pari titolo con gli altri esperti tradizionali - alla discussione per informare le decisioni aziendali relative alla ricerca ed allo sviluppo dei prodotti, alla identificazione di nuove opportunità, alla collaborazione con le istituzioni e la società civile.[3]
A tal proposito, Polifarma sta costruendo progetti e soluzioni digitali che coinvolgono in prima linea il paziente, rendendolo attore protagonista e non semplice destinatario. (Vd. Gaia e Darsana)
Il bisogno di offrire ai pazienti la maggior quantità e qualità di salute possibile ed alla sanità il maggior valore disponibile, anche ai fini di modalità di remunerazione value-based, richiede di utilizzare diversi interventi terapeutici, anche basati su tecnologie diverse e tra loro variamente combinati.
La biologia è stata negli ultimi decenni la tecnologia prima emergente, poi dominante, nella ricerca per la salute. Continuerà ad esserlo, evolvendo verso una “biotecnologia digitale”, che integra le applicazioni digitali attualmente in fase di ricerca e sviluppo con le applicazioni biotecnologiche disponibili o in corso di sviluppo.
La ricerca e sviluppo di terapie bio-digitali, in grado di offrire la maggior qualità e quantità di salute alla persona con la malattia, rappresenta ora uno degli obiettivi primari di Polifarma quale azienda farmaceutica moderna. Accanto all’intervento biologico, alla modifica delle funzioni cellulari attraverso l’interazione con un recettore, oggi la tecnologia digitale consente di aiutare il paziente a modificare i propri comportamenti, che nella grande parte delle malattie croniche sono alla base o componente fondamentale della malattia stessa.
Le tecnologie digitali interessano sia il medico, del quale possono aumentare la capacità diagnostica e terapeutica attraverso Clinical Decision Support Systems, che soprattutto il paziente. Per quest’ultimo sono disponibili tecnologie digitali di misurazione, quali supporto alla diagnosi o monitoraggio della progressione di malattia e/o terapia oppure di intervento, in forma di applicazioni per l’informazione e la formazione al paziente alla autogestione della malattia oppure di Digital Supports per la ottimizzazione della attività di uno specifico farmaco o di Digital Therapeutics in grado di erogare un intervento terapeutico parallelo a quello del farmaco stesso, con effetto terapeutico additivo o sinergico.
Per poter utilizzare in modo efficace queste tecnologie è necessario allargare ed estendere la propria collaborazione a nuovi centri di competenza ed in particolare alle startup, con le quali è necessario definire modalità di collaborazione in grado di superare i limiti spesso osservati negli anni scorsi.
PolifarmaNext, quale hub tecnologico di Polifarma per il mondo della salute, nasce anche per questo: ricercare, selezionare ed incubare start up e tecnologie avanzate nella Digital Medicine e Digital Therapeuthics per portarle a beneficio del sistema Italia.
Offrire al paziente la miglior salute possibile significa ricercare e sviluppare nuove combinazioni tra farmaco ed applicazioni digitali, siano esse applicazioni per la auto-gestione della propria malattia, test e/o sensori per monitorare in modo più preciso e coinvolgente la progressione della malattia e/o della terapia, Digital Supports per ottimizzare l’attività del farmaco o di Digital Therapeutics per erogare una terapia in aggiunta a quella farmacologica. Per offrire questa nuova modalità di ricerca e sviluppo - che nella fase clinica richiede il ridisegno completo della sperimentazione non più focalizzata sullo sperimentatore e sul centro ospedaliero ma sul paziente e sul suo ambiente “decentrato” – l’azienda farmaceutica moderna deve sviluppare competenze e conoscenze nuove.
La disponibilità e l’interesse ad interagire con gli utenti, siano essi pazienti, operatori o professionisti sanitari, rispondendo a quesiti, offrendo informazione, impegnandosi nel dialogo con tutte le parti interessate, partecipando ad incontri ed eventi congiunti, favorisce le migliori condizioni per l’uso della terapia, promuove la fiducia nell’utente, aumenta il patrimonio di informazioni dell’impresa. Fondamentale, a tal proposito, l’utilizzo di assistenti – testuali o vocali – in grado di fornire le risposte di base ai quesiti degli utenti e di indirizzare ad esperti aziendali per la gestione di livello superiore. [4]
L’informazione scientifica di interventi terapeutici BioDigitali richiede inoltre l’evoluzione delle competenze e delle conoscenze dell’informatore scientifico, il quale deve poter trasferire – attraverso il maggior numero di canali disponibili - informazione ed esperienza estesa alla tecnologia digitale e saper valutare la necessità di coinvolgere nella discussione tecnica e scientifica sia ruoli tradizionali come il MSL [5]che ruoli nuovi quali il Digital Health Specialist.
Polifarma crede fortemente nella naturale evoluzione del ruolo dell’informatore quale esperto di salute digitale. Negli anni l’azienda ha vissuto diversi processi di change management investendo sulla formazione e l’informazione dei dipendenti, coinvolgendoli a tutti i livelli e su tutti i processi, sollecitando il loro contributo anche su temi strategici affinché si creassero le condizioni favorevoli ad un reale cambiamento di mindset, prima ancora che dei processi e del modello di business. È con questo spirito che sono stati attivati percorsi formativi dedicati alla sales force allo scopo di trasferire il nuovo modello di informazione scientifica estesa alla tecnologia digitale e fornire un servizio sempre più completo e aggiornato agli operatori sanitari.
Se la sponsorizzazione è stato il modello di interazione principale tra impresa, istituzioni, accademia e medicina negli anni pre-Covid, l’accordo di collaborazione – nel quale entrambe le parti operano per una finalità comune, ciascuna con le proprie risorse, competenze e conoscenze – rappresenta il nuovo modello di riferimento.
È per questo che Polifarma, tramite PolifarmaNext, è aperta alla creazione di partnership, reti ed ecosistemi di innovazione a livello internazionali atte a favorire lo scambio di best practices e case studies. Sempre allo scopo di facilitare la diffusione del digitale applicato al mondo della salute e per aiutare gli operatori sanitari e i pazienti a scoprire, comprendere e gestire una rivoluzione in continua crescita.